18 Marzo 2025 2:26

In principio, c’era una semplice casella di testo in cui digitare parole chiave che, una volta inviate, restituivano pagine e pagine di risultati, spesso senza un nesso logico perfetto tra loro. Questi risultati non erano frutto di una discussione, ma di un processo statico. Ora, invece, Google sta trasformando radicalmente questo approccio con l’introduzione di “AI Overviews“, precedentemente noto come Search Generative Experience (SGE), inizialmente distribuito agli utenti negli Stati Uniti e presto disponibile in tutto il mondo.

Una nuova esperienza di ricerca

Google, che ci ha insegnato a esplorare il web in ogni suo angolo, è pronto a fare un ulteriore passo avanti. Molto presto, miliardi di utenti vedranno un riepilogo generato dall’intelligenza artificiale nella parte superiore dei loro risultati di ricerca. Questo segna l’inizio di una nuova era in cui l’IA non solo integra i risultati di ricerca, ma li organizza in modo più coerente e dialogico.

La transizione verso un approccio conversazionale

L’approccio con Google diventerà sempre più simile a una conversazione in chat, con domande, risposte e risultati che si incrociano con elementi diversi. Sarà l’intelligenza generativa a interpretare i nostri desideri e a collegarli a ulteriori informazioni rilevanti. Questo significa che, invece di fornire semplici elenchi di link, Google offrirà risposte più integrate e complete, anticipando le esigenze degli utenti e suggerendo ulteriori spunti di ricerca.

Innovazioni presentate alla conferenza I/O

Alla conferenza degli sviluppatori I/O, Google ha illustrato le nuove funzionalità introdotte. Tra queste, un nuovo aspetto di Google Lens, che consente di cercare informazioni attraverso la cattura video. Utilizzando la fotocamera dello smartphone in modalità video, Lens può identificare oggetti inquadrati e fornire informazioni contestuali, come la pianificazione di un itinerario di viaggio o un piano alimentare completo.

Organizzazione dinamica dei risultati

Una delle innovazioni più interessanti è il modo in cui l’IA organizza dinamicamente la pagina dei risultati di ricerca, basandosi sulle possibilità connesse all’oggetto della ricerca. Questo rappresenta un’intelligenza artificiale full-stack della ricerca. Google utilizza la sua IA avanzata, chiamata Gemini, per comprendere il contesto delle richieste, sia che vengano digitate, parlate, fotografate o videoregistrate.

Limitazioni e potenzialità

È importante notare che questa nuova modalità di ricerca non sarà necessariamente utile per trovare una specifica URL. In questi casi, il tradizionale elenco di link resterà il metodo più efficace. Tuttavia, Gemini si rivela particolarmente potente per ricerche complesse e incrociate. Ad esempio, quando si cerca il miglior ristorante in una zona specifica con determinati criteri di valutazione e vicinanza ad altre attività, Gemini è in grado di incrociare e organizzare una grande quantità di dati per fornire una risposta utile e dettagliata.

Un futuro promettente

Per la maggior parte dell’ultimo decennio, Google ha cercato di evolvere il modo in cui compiamo le ricerche online. Dalla casella di parole chiave all’onniscienza, il gigante della ricerca è ora in grado di essere interrogato in qualsiasi modo, fornendo risposte nel modo più utile possibile. Questo è il trucco di Google per convincere ancora più persone a fare ancora più domande, migliorando continuamente l’esperienza di ricerca.

Ti interessa l’argomento? Vorresti collaborare con il nostro sito web? Contattaci da qui!

Approfondisci la tua conoscenza sull’intelligenza artificiale. Scarica il libro.

“Il futuro influenza il presente tanto quanto il passato.” NIETZSCHE

Tags Cloud

AGI AI ai act AIFuture ai generativa aiweek anxiety APP coding Apple chatgpt conoscere Ai coscienza digital marketing ebook editoria evento intelligenza artificiale facebook futuro GAN Gemini Generative Adversarial Networks Google IA innovazione INPS instagram intelligenza artificiale IPhone Italia lavoro libro LISA marketing Meta metaverso Microsoft Neuralink news OpenAI PA social media Storie Tecnologia video whatsapp