a cura di Salvatore Cucinotta, digital creator
L’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando numerosi settori, tra cui quello della creazione di contenuti. Da testi e immagini a invenzioni e design, l’AI è in grado di generare una vasta gamma di output. Tuttavia, la protezione legale di questi contenuti pone questioni complesse, in particolare riguardo ai diritti di proprietà intellettuale e industriale. Questo articolo esplora le principali protezioni legali applicabili agli output generati dall’AI e le problematiche correlate.
Il diritto d’autore tutela le opere frutto della creatività umana, comprese opere letterarie, artistiche e musicali. La protezione del diritto d’autore richiede un minimo di creatività umana, il che significa che per essere tutelata, un’opera deve essere il risultato dello sforzo creativo di una persona. Le opere create esclusivamente dall’AI, quindi, non possono essere protette da diritto d’autore. Questa posizione è supportata sia dalla formulazione delle norme legali sia dal razionale del diritto d’autore, che mira a incentivare la creatività umana attraverso la concessione di diritti esclusivi.
Le recenti linee guida del Copyright Office degli Stati Uniti confermano questa interpretazione, richiedendo che le opere sviluppate con il contributo dell’AI includano una “sufficient human authorship” per poter godere della protezione del diritto d’autore. Questo approccio evita il rischio di creare monopoli ingiustificati e bloccanti, dato il potenziale elevato numero di opere che l’AI può generare in breve tempo.
Brevetti e Invenzioni dell’AI
Il dibattito sulla protezione brevettuale delle invenzioni generate dall’AI ha portato a conclusioni simili a quelle del diritto d’autore. Le invenzioni devono essere il risultato di un inventore umano per poter essere brevettabili. Inoltre, l’output dell’AI, se ripetibile con gli stessi input, potrebbe non soddisfare i requisiti di novità e attività inventiva necessari per la concessione di un brevetto. Le linee guida del Patent and Trademark Office degli Stati Uniti e dell’European Patent Office richiedono la presenza di un contributo umano significativo nello sviluppo delle invenzioni per poter essere brevettate.
Marchi e Design Generati dall’AI
I marchi, al contrario delle opere coperte da diritto d’autore e delle invenzioni brevettabili, non richiedono un particolare sforzo creativo umano. La protezione dei marchi si basa sulla loro capacità di distinguere i beni o servizi di un’impresa da quelli di altre imprese. Pertanto, i marchi generati dall’AI possono essere protetti purché siano nuovi e distintivi. Il valore di un marchio è determinato dalla sua riconoscibilità e dalla fiducia che ispira nei consumatori, indipendentemente dalla natura umana o artificiale del creatore.
Anche i design possono essere tutelati come disegni e modelli, purché siano nuovi e dotati di carattere individuale. Tuttavia, esiste il rischio che design creati dalla stessa AI con gli stessi input possano risultare identici o molto simili, compromettendo i requisiti di novità e individualità necessari per la protezione legale. Inoltre, la nuova normativa europea in materia di design sembra enfatizzare nuovamente il ruolo del designer umano.
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